Documentazione per richieste Contributi Conto Capitale e Conto Interesse
PROCEDURA PER LA RICHIESTA DEI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE
(Artt. 35 e 36 DLgs. 42/2004 e ss.mm.ii.)
Il provvedimento per la richiesta dei contributi in conto capitale prevede due fasi distinte: preventiva e consuntiva.
Fase preventiva: documentazione standard per la richiesta di ammissibilità al contributo in conto capitale sulle spese per interventi di restauro e conservazione da eseguirsi su beni culturali.
Si elencano qui di seguito i documenti da inviare alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, prima dell’esecuzione dei lavori, per l’ammissibilità ai contributi.
Si ricorda che, per poter richiedere i contributi, è necessario che il bene culturale (art. 10 del D.Lgs. 42/2004 e ss.mm.ii., di qui in poi Codice) sia dichiarato di interesse, ai sensi dell’art. 13 del Codice, sono fatte salve e notifiche effettuate a norma della legislazione precedente ai sensi dell’art. 128 del Codice.
1) Domanda, rivolta alla Soprintendenza, di avviare il procedimento per la concessione del contributo, contenente: il Comune ove è ubicato il bene, la denominazione del bene (come indicata nel decreto di tutela), l’ubicazione e la collocazione dell’oggetto dell’intervento da attuarsi, la specificazione sintetica delle opere da eseguirsi.
2) Dichiarazione di proprietà (autocertificazione ai sensi dell’art. 38 c. 3 DPR 445/2000), comprensiva di estremi catastali, eventualmente corredata da visure, ed in particolare:
– Per i beni culturali di proprietà ecclesiastica: dichiarazione di proprietà rilasciata dalla Curia, comprensiva di estremi catastali.
– Per i beni culturali di proprietà condominiale: delibera di nomina dell’Amministratore condominiale, delibera condominiale recante la volontà di richiedere il contributo, dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dall’Amministratore concernente la ripartizione della proprietà (nominativi proprietari, unità, estremi catastali) e delle quote millesimali, visura di partita catastale, copia del rogito notarile o della dichiarazione di successione in riferimento al titolo di proprietà di ciascun condomino.
– Per i beni culturali di proprietà di società: certificato d’iscrizione alla Camera di Commercio, certificato di stato fallimentare, documentazione antimafia (solo per importi superiori a Euro 154.937,00) o dichiarazione sostitutiva del certificato antimafia ai sensi DPR 252/1998 – D. Lgs. 490/1994, visura di partita catastale.
– Per i beni culturali di proprietà di fondazioni: dichiarazione se trattasi di fondazione a carattere privato o pubblico.
3) Comunicazione, rivolta alla Soprintendenza, concernente il beneficiario del contributo, e dunque contenente le sue generalità, le condizioni di proprietà o di possesso, la certezza della disponibilità del bene alla pubblica fruizione.
4) Elenco dei proprietari se in numero superiore ad uno (cognome, nome, data di nascita, indirizzo completo di residenza, codice fiscale).
5) Elaborato illustrativo della identificazione, della composizione e della collocazione del bene (cartografia, mappa catastale, estremi catastali, indirizzo, elenco descrittivo delle cose costituenti la collezione, ecc.), con eventuali elaborati grafici rappresentativi.
6) Fascicolo fotografico a colori, con chiare didascalie, recante vedute generali e particolari, interne ed esterne, con illustrazioni del bene nel suo complesso e delle parti interessate dagli interventi da eseguirsi con relativa planimetria recante indicazione dei punti di ripresa fotografica.
7) Relazione tecnica dettagliata sugli interventi da eseguirsi, redatta e firmata da un tecnico abilitato, ai sensi del R.D. 2537/1925 art. 52, oppure un restauratore qualificato ai sensi del D.M. 294/2000.
8) Documentazione grafica degli interventi da eseguire, con la chiara indicazione delle zone oggetto degli interventi stessi, redatta e firmata da un tecnico abilitato, ai sensi del R.D. 2537/1925 art. 52.
9) Computo metrico estimativo a preventivo, firmato da un tecnico abilitato, ai sensi del R.D. 2537/1925 art. 52, relativo agli interventi da eseguirsi, evidenziando quelli per la conservazione, la protezione e il restauro del bene culturale.
10) Copia del provvedimento formale di dichiarazione dell’interesse culturale (decreto, ecc.), o indicazione degli estremi dei provvedimenti (n. decreto, data, protocollo, ecc.).
11) Copia del provvedimento di autorizzazione emanato dalla Soprintendenza ex art. 21 del Codice, o indicazione degli estremi dei relativi provvedimenti (data, protocollo).
12) Fotocopia del documento di identità dell’autore della presente domanda e degli autori delle dichiarazioni.
N.B.: La domanda incompleta, priva o carente di allegati, non può essere accolta.
Tutta la documentazione allegata deve essere fornita in 3 copie in originale ed in formato A4, o ad esso riconducibile.
Fase consuntiva: documentazione standard per la richiesta di erogazione del contributo in conto capitale sulle spese per interventi di restauro e conservazione da eseguirsi su beni culturali.
1) Domanda, rivolta alla Soprintendenza, di collaudo dei lavori per la concessione del contributo, contenente: il Comune ove è ubicato il bene, la denominazione del bene (come indicata nel decreto di tutela), l’ubicazione e la collocazione dell’oggetto dell’intervento attuato, la specificazione sintetica delle opere eseguite.
2) Eventuale aggiornamento dei dati dei beneficiari, dell’Istituto di credito al quale versare la somma (codici BIC ed IBAN) per la liquidazione del contributo ed eventuali deleghe.
3) Fascicolo fotografico a colori, con chiare didascalie, recante vedute generali e particolari, interne ed esterne, con illustrazioni del bene nel suo complesso e delle parti interessate dagli interventi eseguiti, con relativa planimetria recante indicazione dei punti di ripresa fotografica, rappresentativo delle principali fasi di lavorazione e dello stato a lavori ultimati.
4) Relazione tecnico-scientifica nella quale siano esplicitati i risultati culturali e scientifici raggiunti con l’intervento in oggetto, redatta e firmata da un tecnico abilitato, ai sensi del R.D. 2537/1925 art. 52, oppure un restauratore qualificato ai sensi del D.M. 294/2000.
5) Computo metrico estimativo a consuntivo giurato, firmato da un tecnico abilitato, ai sensi del R.D. 2537/1925 art. 52, relativo agli interventi eseguiti, evidenziando quelli per la conservazione, la protezione e il restauro del bene culturale ed eventuali varianti.
6) Proposta dei dati per la composizione dell’atto di convenzione di cui all’art. 38 del Codice per assicurare la pubblica fruizione del bene, ovvero (per i beni pubblici o ecclesiastici effettivamente aperti al pubblico) dichiarazione di pubblico godimento, sottoscritti da tutti i proprietari.
7) Dichiarazione dell’esistenza o meno di altri contributi goduti per l’esecuzione dell’intervento, con specificazione dei relativi importi e delle lavorazioni sulle quali sono stati concessi.
N.B.: In caso l’istanza presentata risulti incompleta o non conforme, la Soprintendenza procederà a richiedere le integrazioni necessarie alla regolarizzazione della stessa o a emettere apposito preavviso di diniego.
Tutta la documentazione allegata deve essere fornita in 2 copie in originale ed in formato A4, o ad esso riconducibile.
Da qui la modulistica per lavori su Beni Privati
Da qui la modulistica per lavori fatti su Beni Ecclesiastici
Da qui la modulistica per lavori fatti su Beni Pubblici
La Soprintendenza esamina l’istanza, ne verifica la completezza e la conformità, e comunica al richiedente/beneficiario l’eventuale ammissibilità al contributo, con l’importo ammesso, contestualmente al rilascio dell’autorizzazione ex art. 21 del DLgs. 42/2004, così come previsto dalla Circolare n. 43 del 08/09/2020 (*).
L’ammissibilità al contributo costituisce, in ogni caso, mera indicazione propedeutica all’eventuale erogazione del contributo stesso senza, pertanto, costituire alcun vincolo per l’Amministrazione.
(*) L’Ufficio legislativo del Ministero, con Circolare 43/2020, ha chiarito come la disposizione normativa contenuta nell’art. 31, comma 2, del Codice dei beni culturali e del paesaggio, preveda che “il Soprintendente si esprima sull’ammissibilità dell’intervento ai contributi contestualmente al rilascio dell’autorizzazione ai lavori ex articolo 21 del Codice, anche nel rispetto del più generale principio di economicità dell’azione amministrativa”.
ELENCO DEI DOCUMENTI PER LA RICHIESTA DEI CONTRIBUTI IN CONTO INTERESSI (ART. 37, D. Lgs. 42/2004 e ss.mm.ii.)
Documentazione standard per l’attivazione dei contributi in conto interessi sulle spese per interventi di restauro e conservazione da eseguirsi su beni culturali.
Si elencano qui di seguito i documenti da inviare alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, prima dell’esecuzione dei lavori o durante gli stessi (e comunque non a lavori ultimati), per ottenere l’inserimento nella proposta di programma di finanziamento dei contributi e, successivamente, la concessione del contributo in conto interessi da parte del Ministero, quando e se rientri nella disponibilità di bilancio.
Si ricorda che, per poter richiedere i contributi, è necessario che il bene culturale (art. 10 del D.Lgs. 42/2004 e ss.mm.ii., di qui in poi Codice) sia dichiarato di interesse, ai sensi dell’art. 13 del Codice. Sono fatte salve le notifiche effettuate a norma della legislazione precedente ai sensi dell’art. 128 del Codice. Il contributo in conto interessi può essere concesso anche per interventi conservativi su opere di architettura contemporanea di cui il Ministero abbia riconosciuto, su richiesta del proprietario, il particolare valore artistico.
1) Domanda, rivolta alla Soprintendenza, di avviare il procedimento per la concessione del contributo, contenente: il Comune ove è ubicato il bene, la denominazione del bene (come indicata nel decreto di tutela), l’ubicazione e la collocazione dell’oggetto dell’intervento da attuarsi, la specificazione sintetica delle opere da eseguirsi.
2) Proposta dei dati per la composizione dell’atto di convenzione di cui all’art. 38 del Codice per assicurare la pubblica fruizione del bene, ovvero (per i beni pubblici o ecclesiastici effettivamente aperti al pubblico) dichiarazione di pubblico godimento.
3) Dichiarazione di proprietà (autocertificazione ai sensi dell’art. 38 c. 3 D.P.R. 445/2000), comprensiva di estremi catastali, eventualmente corredata da visure, ed in particolare:
– Per i beni culturali di proprietà ecclesiastica: dichiarazione di proprietà rilasciata dalla Curia, comprensiva di estremi catastali.
– Per i beni culturali di proprietà condominiale: delibera di nomina dell’Amministratore condominiale, delibera condominiale recante la volontà di richiedere il contributo, dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciato dall’Amministratore concernente la ripartizione della proprietà (nominativi proprietari, unità, estremi catastali) e delle quote millesimali, visura di partita catastale, copia del rogito notarile o della dichiarazione di successione in riferimento al titolo di proprietà di ciascun condomino.
– Per i beni culturali di proprietà di società: certificato d’iscrizione alla Camera di Commercio, certificato di stato fallimentare, documentazione antimafia (solo per importi superiori a Euro 154.937,00) o dichiarazione sostitutiva del certificato antimafia ai sensi D.P.R. 252/1998 – D. Lgs. 490/1994, visura di partita catastale.
– Per i beni culturali di proprietà di fondazioni: dichiarazione se trattasi di fondazione a carattere privato o pubblico.
4) Comunicazione, rivolta alla Soprintendenza, concernente il beneficiario del contributo, e dunque contenente le sue generalità, le condizioni di proprietà o di possesso, la certezza della disponibilità del bene alla pubblica fruizione, gli elementi utili alla eventuale liquidazione del contributo, i dati sull’Istituto di credito al quale versare la somma (codici BIC ed IBAN).
5) Elenco dei proprietari se in numero superiore ad uno (cognome, nome, data di nascita, indirizzo completo di residenza, codice fiscale).
6) Elaborato illustrativo della identificazione, della composizione e della collocazione del bene (cartografia, mappa catastale, estremi catastali, indirizzo, ecc.), con eventuali elaborati grafici rappresentativi.
7) Fascicolo fotografico a colori, con chiare didascalie, recante vedute generali e particolari, interne ed esterne, con illustrazioni del bene nel suo complesso e delle parti interessate dagli interventi da eseguirsi con relativa planimetria recante indicazione dei punti di ripresa fotografica.
8) Relazione tecnica dettagliata sugli interventi da eseguirsi, redatta e firmata da un tecnico abilitato, ai sensi del R.D. 2537/1925 art. 52, oppure un restauratore qualificato ai sensi del D.M. 294/2000.
9) Documentazione grafica degli interventi da eseguire, con la chiara indicazione delle zone oggetto degli interventi stessi, redatta e firmata da un tecnico abilitato, ai sensi del R.D. 2537/1925 art. 52.
10) Computo metrico estimativo a preventivo, firmato da un tecnico abilitato, ai sensi del R.D. 2537/1925 art. 52, relativo agli interventi da eseguirsi, evidenziando quelli per la conservazione, la protezione e il restauro del bene culturale.
11) Copia della delibera di concessione del mutuo da parte della Banca, da regolarizzarsi quanto prima con copia del contratto stipulato con l’istituto mutuante. La copia del contratto sarà utilizzata per la dichiarazione del Soprintendente di approvazione del piano di concessione dei ratei del contributo. A tal fine dovrà essere prodotta copia del piano d’ammortamento rapportato all’intera durata del mutuo, con indicazione rata per rata della quota capitale, della quota interessi e del tasso applicato. Nel caso il mutuo da contrarre sia di importo superiore alla somma che il Soprintendente indicherà come ammissibile al contributo, dovrà essere prodotto un ulteriore piano d’ammortamento, redatto alle stesse condizioni del mutuo contratto, ragguagliato all’importo ammesso a contributo e rapportato all’intera durata del mutuo, con indicazione rata per rata della quota capitale, della quota interessi e del tasso applicato. A tal fine si precisa che non sarà possibile rimborsare quote interessi al tasso maggiore del 6%. Nel qual caso il beneficiario dovrà trasmettere una dichiarazione della banca che indichi l’effettivo importo pagato (sempre quota capitale + quota interessi + tasso) e la quota interessi al tasso del 6% che dovrà essere corrisposta da questo Ufficio. Ogni variazione delle condizioni del mutuo e del tasso applicato dovrà essere tempestivamente comunicata e dovranno essere prodotti piani d’ammortamento aggiornati. A mutuo attivato dovrà essere prodotta idonea documentazione attestante la regolarità del pagamento dei ratei.
12) Copia del provvedimento formale di dichiarazione dell’interesse culturale (decreto, ecc.), o indicazione degli estremi dei provvedimenti (n. decreto, data, protocollo, ecc.).
13) Copia del provvedimento di autorizzazione emanato dalla Soprintendenza ex art. 21 del Codice, o indicazione degli estremi dei relativi provvedimenti (data, protocollo).
14) Fotocopia del documento di identità dell’autore della presente domanda e degli autori delle dichiarazioni.
N.B.: La domanda incompleta, priva o carente di allegati, non può essere accolta.
Tutta la documentazione allegata deve essere fornita in 2 copie in originale ed in formato A4, o ad esso riconducibile.
Da qui la modulistica per lavori su Beni Privati
Da qui la modulistica per lavori fatti su Beni Ecclesiastici
Da qui la modulistica per lavori fatti su Beni Pubblici
La Soprintendenza esamina la documentazione a consuntivo e verifica la sua completezza e la rispondenza ai lavori realizzati autorizzati; esegue un sopralluogo con il tecnico incaricato al fine di accertare l’esecuzione a regola d’arte dei lavori ai soli fini dell’erogazione del contributo statale ed infine trasmette la documentazione completa al Segretariato Regionale del MiC per l’Umbria per i seguiti connessi all’erogazione del contributo.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO:
DECRETO MINISTERIALE DEL 24-10-2018
CIRCOLARE N. 38 DEL 21-05-2019
PARERE DELL’UFFICIO LEGISLATIVO DEL 03-09-2020
CIRCOLARE N. 43 DEL 08-09-2020
CIRCOLARE N. 51 DEL 11-12-2020
Disponbili da qui i modelli di domanda:
Richiesta Preventiva di Concessione Contributo in Conto Capitale;
Richiesta Consuntiva di Concessione Contributo in Conto Capitale;
Ultimo aggiornamento
13 Maggio 2024, 11:34